Verdicchio biologico
20210124_165700

 

Produzione biodinamica, vino biologico

 

 

 

 

Biologico per noi non è un disciplinare, non è un marchio, non è solo una parola ma tutto ciò che questo termine dovrebbe sintetizzare : fare agricoltura partendo da un’idea di difesa della terra e del territorio, rispetto della natura nella coscienza che agricoltura non è solo natura ma una mediazione etica tra l’intervento dell’uomo e la terra. La natura spontaneamente darebbe risultati totalmente diversi, dove oggi c’é un vigneto o un campo coltivato ci sarebbe un bosco o un semplice groviglio di rovi. La parola che più di tutte sintetizza questo approccio è : agroecologia.

Biologico per noi è anche rispetto delle relazioni sociali nell’ambito del sistema territoriale in cui lavoriamo e più in generale rispetto del contesto economico in cui il nostro lavoro si cala, vissuto come mezzo e non come unico fine. Diversamente da ciò Biologico è solo un disciplinare, solo un marchio, solo una parola.

Verdicchio biologico
20210124_165700

Produzione biodinamica, vino biologico

 

 

 

 

Biologico per noi non è un disciplinare, non è un marchio, non è solo una parola ma tutto ciò che questo termine dovrebbe sintetizzare : fare agricoltura partendo da un’idea di difesa della terra e del territorio, rispetto della natura nella coscienza che agricoltura non è solo natura ma una mediazione etica tra l’intervento dell’uomo e la terra. La natura spontaneamente darebbe risultati totalmente diversi, dove oggi c’é un vigneto o un campo coltivato ci sarebbe un bosco o un semplice groviglio di rovi. La parola che più di tutte sintetizza questo approccio è : agroecologia.

Biologico per noi è anche rispetto delle relazioni sociali nell’ambito del sistema territoriale in cui lavoriamo e più in generale rispetto del contesto economico in cui il nostro lavoro si cala, vissuto come mezzo e non come unico fine. Diversamente da ciò Biologico è solo un disciplinare, solo un marchio, solo una parola.

 

Se uno possiede un pezzettino di terra, egli è tutt’uno con la sua terra, ne è parte integrante. Se la terra che possiede può girarsela tutta e toccarla e causargli preoccupazioni se il tempo si mette al brutto e farlo felice quando arriva la pioggia, pure egli è tutt’uno con la sua terra e insomma si sente un signore per il fatto che quella terra è sua. E anche se l’annata non è buona, si sente un signore lo stesso. E’ così.»  «Ma prendete ora,» proseguiva il mezzadro, «uno che abbia una proprietà che non vede neanche, o perché non riesce a trovare il tempo di andarla a vedere o perché non può andarci a risiedere, ecco che allora quell’uomo è schiavo della sua proprietà. Non può fare né pensare quello che vorrebbe.  La proprietà è il vero padrone, è più forte dell’uomo. E lui si sente un poveraccio, non un signore.  Solo i suoi possedimenti sono importanti mentre lui ne è solo lo schiavo. Non è vero anche questo?

J. Steinbeck, The Grapes of wrath.